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L'antico palazzo della Sapienza ha accompagnato la storia dell'Università di Pisa fin dall'età medicea. Nella stagione lorenese il grande progetto riformatore di Pietro Leopoldo trovò ampia discussione proprio in quelle sale. In seguito, già nella prima metà dell'Ottocento, gli ambienti della Sapienza furono al centro degli interessi dei viaggiatori e indimenticabile teatro per la formazione di una coscienza politica. Basti in tal senso ricordare Giacomo Leopardi, che volle assistere alle lezioni di Giovanni Carmignani, e la prima Riunione degli Scienziati Italiani, tenutasi nella sala centrale della Biblioteca universitaria. Dal cortile del palazzo, invece, partirono gli studenti diretti a Curtatone e Montanara, ispirati dagli ideali risorgimentali che erano risuonati nelle lezioni dei docenti di ogni disciplina. Anche nelle successive fasi della storia nazionale, fino ai nostri giorni, l'Università di Pisa, e con essa la Sapienza, si confermò al centro delle evoluzioni politico-culturali del paese. Non pare casuale, infatti, che proprio in quei locali venne elaborato il testo-simbolo del Sessantotto universitario, le Tesi della Sapienza. Questo volume, che riproduce alcune significative opere esposte in una mostra apertasi a Pisa presso Palazzo Lanfranchi nell'aprile 2013, propone uno stimolante itinerario attraverso il patrimonio iconografico che rimanda alla storia dell'edificio accademico.